IL SENTIERO DELLE MINIERE NEL BLU

Miniere nel Blu

 

Note: qui di seguito è descritto l'itinerario che in quattro giorni completa Miniere nel Blu, è possibile optare per una variante che spalma l'intero itinerario in cinque giorni rendendolo meno farticoso.

Comuni interessati: Costa Verde (Arbus, Buggerru, Masua, Nebida e Iglesias);

Il sentiero delle Miniere nel Blu sta prendendo sempre più piede tra gli appassionati di trekking di tutta Italia, per chi ha già affrontato il Selvaggio Blu e non si sente sazio della nostra meravigliosa isola sicuramente Miniere nel Blu rappresenta l’avventura adatta.

Miniere nel Blu è un percorso costiero che permette di attraversare la parte più selvaggia e incontaminata della Costa Verde arrivando sino agli abitati di Nebida e Masua. L'itinerario abbraccia una vasta area costiera che inizia dalle lunghe e desertiche spiagge di Arbus e Scivu, attraversa il piccolo paese di Buggerru, prolungandosi tra mare e scogliere sino a Masua, famosa per l’ex miniera di Porto Flavia e il suo ciclopico faraglione il Pan di Zucchero. Il trekking terminerà poi al belvedere di Nebida sempre immersa
tra spettacolari faraglioni.

Giorno 1 - Arrivo dei partecipanti

Arrivo dei partecipanti presso Hotel/B&B Arbus, in base all'orario di arrivo sarà possibile pianificare altre escursioni/attività


Giorno 2, Prima Tappa - da Ingurtosu a Scivu

La prima parte di questo meraviglioso itinerario costiero inizia proprio nel cuore del comune di Arbus, il nostro trek ha inizio tra gli spettrali ruderi minerari di Ingortosu e Naracauli, discendendo lungo Rio Naracauli sino allo spettacolare deserto di Piscinas. Piscinas è una delle tante meraviglie che la nostra isola è in grado di donarci, questo meraviglioso deserto dorato è formato da estese ed affascinanti dune marittime che sembrano trasportarci in un’atmosfera degna del Sahara. Piscinas rappresenta un unicum sardo, camminare tra le dune è un’esperienza unica ed emozionante! Il nostro cammino ci porterà sempre più a Sud, superando contorti ginepri e piccole sculture rocciose, attraverseremo la lunga lingua di sabbia di Scivu sino a quando all’orizzonte prenderà forma il maestoso capo verdeggiane che terminerà con Capo Pecora. La nostra prima tappa si concluderà proprio qui, una volta piazzato il nostro bivacco scrutiamo la lussureggiante costa che l’indomani ci attende.
Tempo di percorrenza: 6 ore

Lunghezza: 16,6 Chilometri
Dislivello in salita: 350 metri
Difficoltà: EE


Giorno 3, Seconda Tappa - da Scivu alla Duna di San Nicolò

Il fascino di Miniere nel Blu è determinato dall’estrema variabilità che la natura attorno a noi sprigiona..lasciato alle spalle il deserto di Piscinas e Scivu, la risalita lungo la costa ci introduce in un mondo dove la macchia mediterranea domina incontrastata, delimitata unicamente dalle maestose falesie che si gettano in un mare smeraldo. Ci muoviamo così verso l’antica torre d’avvistamento militare dove alle sue spalle svetta Genna ‘e Stellas (309 metri). Volgendo all'indietro il nostro sguardo è possibile godere del panorama mozzafiato che si estende sino a Piscinas. Nella discesa verso Punta Scrudda ci lasciamo meravigliare dalle imponenti falesie su cui si infrangono e spumeggiano le onde. Prima di giungere all’istmo di Capo Pecora la costa declina dolcemente verso la meravigliosa spiaggia di Is Tramatzus (dove potremo anche fare un bagno), conosciuta soprattutto con il nome di ‘Baia delle Uova’; questo singolare nome deriva dai numerosi ciottoli litici che ‘popolano’ la cala e che ricordano, appunto, la forma delle uova. Superata la collina giungiamo poi tra le frastagliate ma geometriche scogliere di Capo Pecora dove possiamo fermarci per pranzare. Una volta rifocillati prendere il passo verso Portixeddu per affrontare uno spettacolare itinerario che si muove nella cantiere forestale della piccola località. Attraverseremo l'antica area dunale e i fortini che furono eretti per scongiurare un (quanto mai improbabile) sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale. Il nostro trekking termina alla meravigliosa duna di San Nicolò, ci apprestiamo a cenare in uno scenario unico ed inimmaginabile...

Tempo di percorrenza: 6 ore
Lunghezza: 15,7 Chilometri
Dislivello in salita: 700 metri
Difficoltà: EE


Giorno 4, Terza Tappa - da Buggerru all'Ovile Barraca Bruxiada

In mattina, dopo la colazione, verremo trasferiti sino al piccolo paese di Buggerru. Buggerru appare incastonata nelle ciclopiche falesie che sembrano proteggerla dai venti che spirano dal secondo e terzo quadrante. Proprio alla sommità della scogliera, in località Pranu Sartu, iniziamo il nostro trekking che ci porterà nella vicinanze del vecchio sito minerario ‘Calaminari’ e poi sempre più a Sud lungo la costa di Buggerru. Cammineremo sovente lungo la frastagliata costa che ci regalerà panorami mozzafiato: alla nostra destra il mare smeraldino, a sinistra le lussureggianti montagne, di fronte a noi lo sguardo spazia sempre più verso Punta Toppi Bacca. Le falesie raggiungeranno in alcuni punti l’impressionante altezza di 122 metri! Dolci saliscendi ci condurranno infine alla spiaggia di Cala Domestica, una vera e propria perla della Costa Verde; le due cale gemelle di Cala Domestica, dominate dall’antica torre aragonese, ci regaleranno una pausa pranzo di relax con la chiara possibilità di un meritato bagno. Nel primo pomeriggio prenderemo la direzione della torre costiera e punteremo con decisione verso sud, risalendo le maestose falesie che ancora una volta ci regalano scorci mozzafiato. Percorrendo la cima delle scogliere ci voltiamo indietro verso Nord, così da ammirare Porto Sciusciau con il suo poderoso grottone che sprofonda nel mare cristallino. Dopo qualche ora di cammino raggiungiamo una profonda insenatura che prende il nome di Canal Grande, il nome preannuncia l’unicità di questo luogo! Infatti, giunti qui, potremo accorgerci che alla nostra destra si apre, nella scogliera, un lungo tunnel (circa 100 metri) solo in parte bagnato dal mare. Questo è percorribile a nuoto, così da sfociare poi in mare aperto. Meravigliati da Canal Grande, riprenderemo la nostra via verso il canyon che prende il nome di 'Sa Susuia', dopo una discreta risalita raggiungeremo l'Ovile Barraca Bruxiada dove i pastori ci attenderanno per una lunga notte all'insegna della cultura agropastorale.

Tempo di percorrenza: 6 ore
Lunghezza: 13,2 Chilometri
Dislivello in salita: 750 metri
Difficoltà: EE


Giorno 5, Quarta Tappa - dall'ovile Barraca Bruxiada a Fontanamare

Dopo la notte trascorsa all'ovile ridiscendiamo lo spettacolare canyon e dal punto panoramica che dominaCanal Grande riprendiamo il passo risalendo le creste lussureggianti che piano piano ci avvicinano al faraglione del Pan di Zucchero, questi ha le sembianze di un’isoletta e ricorda fortemente il suo omonimo scoglio situato nella Baia di Rio De Janeiro. Dalla vetta di Punta Buccione (350 metri) e poi sempre più riavvicinandoci alla costa, godiamo della presenza di questo faraglione che è per altro il più alto di tutta Italia. Questo tratto di costa, prezioso e unico nel suo genere, rappresenta uno dei pochi angoli delle coste italiane che resistono all’invasiva presenza dell’uomo e conservano con tenacia la loro primordiale bellezza. Questa zona dell'isola, chiamata da qualcuno 'riviera del Pan di Zucchero', è caratterizzata da piccole calette che godono di un panorama meraviglioso, alcune sul Pan di Zucchero e altre sui faraglioni di Nebida; Porto Corallo, Porto Ferro e Porto Bandu ne sono un esempio. Giunti nei pressi di Nebida, non si può non visitare la vecchia laveria Lamarmora (archeologia industriale) che ci ricorda l'intenso sfruttamento minerario che questa zona costiera ha subito. Raggiunto il belvedere di Nebida, il sentiero delle Miniere nel Blu volge al termine improntando nella nostra memoria gli ultimi scorci di questa Sardegna incantata.

Tempo di percorrenza: 7 ore
Lunghezza: 13,7 Chilometri
Dislivello in salita: 550 metri
Difficoltà: EE


Giorno 6 - Partenza dei partecipanti

In base all'orario di partenza sarà possibile pianificare altre escursioni/attività.


I partecipanti dovranno portare:
Zaino 30/40 lt.
Sacco a pelo (non particolarmente pesante, è sufficiente un comfort di 0°C).
Materassino/Stuoia in poliuretano espanso.
Lampada frontale.
Occorrente per mangiare: piatto, tazza, posate.
Scarpe da trekking.
Ciabatte da mare.
Un paio di pantaloni lunghi ed un paio di pantaloni corti.
T-shirts, calzini e mutande di ricambio.
Felpa/Pile leggero.
Giacca a vento leggera.
Occhiali e cappello da sole.
Crema solare.
Repellente per zanzare.
Asciugamano ed occorrente per toilette.
Costume da bagno.

 

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